Cos’è l’asma
L’asma è una patologia molto diffusa e di natura cronica che può colpire indifferentemente adulti e bambini. Si tratta di un’infiammazione delle vie aeree, più precisamente i bronchi, causata da un’ostruzione che per la maggior parte dei casi risulta essere reversibile. In genere, in un soggetto asmatico, il contatto con alcuni particolari allergeni porta alla crisi respiratoria o dispnea. I bronchi subiscono infatti una contrazione, riempiendosi di liquido. L’eccesso di muco formatosi provoca una diminuzione dello spazio dove può circolare l’aria e la conseguente comparsa dei fastidiosi sintomi correlati a questo disturbo: difficoltà a respirare, soprattutto nella fase espiratoria, senso di costrizione e oppressione nella zona toracica, respiro sibilante e tosse che può essere secca o, più frequentemente, di natura catarrale.
Le cause scatenanti e favorenti: fattori genetici e allergeni dell’asma
Premesso che la malattia può manifestarsi a qualsiasi età, si è notata un’incidenza maggiore nei giovani e giovanissimi mentre le donne sono quelle più colpite nella fascia dopo i trent’anni. Le cause possono essere di varia natura. Esiste sicuramente una familiarità e quindi un’origine genetica della malattia. Spesso infatti genitori asmatici hanno dal 30% al 60% di probabilità di avere figli destinati, nel corso della loro vita, a sviluppare questa patologia e, la madre ha in questo, un ruolo prevalente. Un altro importante fattore scatenante è la predisposizione alle allergie. L’asmatico infatti è, nella maggior parte dei casi, sensibile ad allergeni, sostanze in grado di scatenare le crisi respiratorie. I più importanti di questi sono, per esempio, gli acari della polvere, il polline, il fumo di sigaretta, l’inquinamento atmosferico, alcuni alimenti o additivi alimentari, i peli di animali, le muffe, i profumi. Tuttavia anche infezioni comuni dovute a virus o batteri possono peggiorare il quadro clinico del malato d’asma. Anche il reflusso gastroesofageo, il freddo e lo stress, che è in grado di alterare il nostro sistema immunitario, possono aumentare i rischi di attacchi di asma.
La diagnosi e la cura dell’asma
Per avere una diagnosi certa occorre rivolgersi al medico che, grazie al nostro racconto sarà in grado di fare una prima valutazione sulla storia del nostro disturbo e sulle cause scatenanti. Questo ci permetterà di avere il giusto aiuto farmacologico ma anche i giusti suggerimenti per cambiare lo stile di vita, evitando le situazioni a rischio. Indispensabile è poi la visita medica, cioè l’auscultazione del broncospasmo e l’esame spirometrico che consiste molto semplicemente nell’espirazione in un boccaglio. In base al risultato ottenuto, l’asma viene classificata secondo una scala di gravità. Esistono poi test allergometrici che riescono a individuare le sostanze alle quali si è più sensibili.
Per quanto riguarda le cure, va subito detto che dall’asma non si guarisce anche se, fortunatamente, una buona percentuale di bambini vede la scomparsa dei sintomi dell’asma una volta raggiunta l’età adulta. In ogni caso la malattia può essere tenuta sotto controllo con un’adeguata terapia farmacologica, che varia a seconda della gravità dei sintomi, e seguendo delle istruzioni che possono così limitare l’insorgenza delle crisi. È fondamentale infatti che chi ha l’asma sia consapevole dei rischi e delle situazioni, esponendosi alle quali, può incorrere in fasi acute più o meno intense. Per esempio, sarà bene controllare l’ambiente domestico e lavorativo per evitare il contatto con sostanze allergizzanti, occorrerà conoscere il calendario dei pollini, evitare il fumo attivo e passivo, controllare il peso corporeo e sapere a quali farmaci o alimenti si è allergici. Dal punto di vista farmacologico, esistono due diversi tipi di terapie. Una utilizzata nelle fasi acute e una che invece ha lo scopo di prevenirle. Nel primo caso si usano dei broncodilatatori inalatori che agiscono in fretta, nel secondo caso si parla di farmaci, anche cortisonici, che controllano l’allergia e quindi le crisi. Rimane il fatto che la cosa migliore resta la prevenzione e che ogni paziente asmatico ha una storia a sè. Il programma terapeutico andrà quindi personalizzato in base alle esigenze e alla risposta del singolo soggetto asmatico.