Psicologia di Coppia: Quali sono le strategie per restare uniti a lungo

psicologia di coppia

La vita di coppia presenta una serie di piccoli considerando spesso inficiati dai ‘misuderstanding’, le incomprensioni del dialogo. Percentualmente le cause dei litigi sono davvero relative alle incomprensioni reciproche, la concezione della conoscenza tra partner alterata dalla considerazione soggettiva e non oggettiva. Una visione distorta, non a fuoco, della realtà oggettiva, purtroppo in alcune coppie innesca meccanismi irreversibili che porta, in molti casi, alla separazione, anche legale. Come insegna anche la Scuola di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale è fondamentale lavorare dal punto di vista psicologico per risolvere appieno tali difficoltà.

Questo meccanismo alle volte è irrazionale, un classico ‘butterfly effect’, cioè l’effetto farfalla, il quale determina, da un battito di ali metaforico, un piccolo screzio, la reazione a catena in grado di generare meccanismi folli sino alla decisione unilaterale o reciproca di lasciarsi. Un aspetto che, sopratutto in presenza di figli all’interno della coppia, sia unita da vincoli legali che nella libertà della convivenza, innesca ulteriori motivi di disagio, reciproco e nei confronti dei figli.

Ricordate sempre: un battito di ali innesca una tempesta sul lungo periodo, cioè una piccola causa, un’incomprensione, un’aspettativa disattesa (evitate sempre aspettative nei rapporti sociali, generano frustrazioni), un’inezia superabile attraverso il dialogo e la comprensione. Letteralmente diviene un fuoco che brucia la coppia. Un vero peccato, soprattutto perché evitabile con pochi accorgimenti.

In caso di litigio, fermatevi e contate sino a dieci

La regola di contare sino a dieci vale per molti aspetti delle relazioni sociali interpersonali: è un’allegoria per decretare comunque un tempo d’attesa prima della reazione, tempo durante il quale concedersi riflessioni, valutazioni, possibilità di rivedere soprattutto il proprio operato, ciò che si è detto, come si è agito, quanta responsabilità oggettiva ognuno ha determinato all’interno di una situazione di crisi. E’ un piccolo accorgimento con il potere di concedere ad ognuno delle parti in causa la dovuta riflessione, analisi attenta sull’effettiva dinamica del litigio, dell’allontanamento tra partner provvisorio, definitivo.

Riportare tutto nella giusta ottica, ridimensionare le problematiche inquadrandole per quello che effettivamente sono, consente di accendere dinamiche positive, possibilità di trovare il punto d’incontro, ristabilire la pace, ritrovare l’armonia, vedere con occhi sereni l’effettiva realtà delle cose. Se analizzate momenti di tensione precedente, forse ricorderete che spesso all’interno del diverbio, dell’arroccarsi su posizioni dure e contrastanti con il partner, succede molto più di quanto si creda, avete inserito frustrazioni personali che nulla hanno a che fare con la contingenza di quel momento.
Un difficile rapporto con un collega, con un familiare, con il datore di lavoro, un diverbio con un figlio, una situazione economica traballante, una promessa disattesa: sono tutte cause che generano frustrazione, quindi tensioni interiori, accumulate, con conseguente implosione durante il diverbio con il partner. Ciò accade perché, lo vogliate o no, la donna o l’uomo che amate, è anche, nella maggior parte dei casi, anche il confidente più stretto, la persona con la quale nutrite la massima confidenza.
Durante il litigio, nelle cause che portano verso l’allontanamento, generando crisi alle volte irreversibili, proprio in quella grande intimità sono state riversate le frustrazioni personali.
Cernite le cause del vostro malessere, non riversatele nel rapporto di coppia, limitatevi alla questione senza rispolverare problemi del passato, litigi passati. Tutti questi sono comportamenti atti a limitare al momento, alla singola questione, ciò che spesso diviene vulcano che travolge molto più di ciò che dovrebbe.

La noia, una nemica della coppia

Spesso le coppie iniziano la propria fase di declino dopo anni di felicità, di serenità, solitamente alle prese con quel declino sentimentale che insorge al’incirca all’età dei quarant’anni.
La classica crisi di mezza età. Dopo tanti anni, prima di ardore nel fidanzamento, poi nella voglia reciproca di costruire un futuro, acquistare una casa, affrontare lo stato di neo-genitori, crescere assieme i piccoli, dopo tutte queste fasi felici, subentra la noia, la consuetudine.
Lo sforzo congiunto deve essere sempre rivolto a gettare legna su quel fuoco che, ovviamente, dopo anni si smorza, ritrovare l’onda della marea che travolge in uno stato di calma piatta.
In tutti gli ambiti: combattete la noia, per vivere a lungo il vostro rapporto di coppia, nella vita, ricercando nuove attività da svolgere assieme, concedendovi viaggi intriganti, affascinanti, ricercando anche nell’intimità di coppia nuovi stimoli, accettando i cambiamenti reciproci del tempo che trascorre.
La bellezza è uno stato interiore: dall’età adolescenziale sino alla senilità mutiamo di aspetto, ma la bellezza si spegne quando noi per primi diamo la possibilità ai rapporti di divenire scontati,