L’ascesa della dieta chetogenica: che cos’è e come funziona

La dieta chetogenica è un regime alimentare che induce nell’organismo la formazione di sostanze acide dette corpi chetonici. Questo avviene perché l’organismo viene privato di carboidrati e zuccheri, a fronte dell’assunzione di una grande quantità di grassi, ciò fa si che il corpo trae energia dai corpi chetonici. Nasce negli anni Venti come protocollo terapeutico, per il trattamento dell’epilessia in pazienti che non miglioravano con i farmaci. Con il passare degli anni alcuni ricercatori medici osservarono che questo regime alimentare migliorava anche altri aspetti legati all’epilessia, ad esempio riduceva le convulsioni.

A partire dagli anni Settanta la dieta chetogenica è sta impiegata per trattare i soggetti obesi ma anche per alcune patologie come la sindrome dell’ovaio policistico e l’acne perché produceva effetti positivi sul grasso corporeo abbssando i livelli di fame, di glicemia e colesterolo nelsangue. Fino ai giorni nostri si è affermata sempre di più come metodo veloce per perdere pero perché il processo di chetosi ch einduce stimola il dimagrimento. Oggi viene adottata anche dagli sportivi perché non intacca in alcun modo i muscoli, anzi li rafforza, agendo solo sull’adipe.

Cosa mangiare e cosa evitare nella dieta chetogenica

Come riporta il sito https://dietachetogenicaitalia.it, questo schema nutrizionale ha una regola ben precisa, abolire i carboidrati, o comunque assumerne in quantità molto ridotte. Ci sono alcuni cibi che grazie alle loro caratteristiche nutrienti sono consigliati:

  • grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi da consumare abitualmente (olio di cocco, di avocado, di palma, strutto, semi, frutta secca);
  • proteine: carne rossa e bianca (tacchino, vitello,, pollo, agnello, bovino), uova, pesce (acciughe, tonno, platessa, salmone, sgombro), formaggi;
  • verdure non amidacee: a foglia verde (rucola, cicoria, radicchio), crucifere (cavoli e broccoli), sedano cetrioli, zucchine, pomodori, peperoni, asparagi;
  • spezie;
  • legumi e fagioli;
  • noci.

Ecco invece cosa bisogna evitare:

  • frutta, ad eccezione dei frutti di bosco;
  • cereali e derivati;
  • riso;
  • pasta;
  • pane;
  • patate;
  • dolcificanti naturali e artificiali;
  • dolci;
  • zucchero di qualsiasi tipo;
  • bibite;
  • alcolici;
  • prodotti confezionati come cracker, patatine, zuppe in scatola;
  • prodotti da forno per la colazione.

Varianti della dieta keto

Ci sono diverse varianti della dieta chetogenica ma tutte hanno in comune un bassissimo apporto di carboidrati e un alto contenuto di proteine e grassi, in modo che le cellule del corpo possano sfruttare il grasso per svolgere le loro funzioni; eccone alcune:

  • standard, ossia quella classica che consiste nell’assumere giornalmente il 70% di grassi, il 5% di carboidrati e il 25% di proteine;
  • modificata, ossia meno severa, infatti prevede giornalmente l’assunzione del 30% di carboidrati, del 40% di grassi e del 30% di proteine;
  • ciclica, che prevere di assumere una percentuale maggiore di carboidrati ma solo 1-2 volte alla settimana;
  • mirata, indicata soprattutto per gli sportivi e consente di assumere più carboidrati durante gli allenamenti;
  • ad alto contenuto proteico, circa il 30%;
  • vegana o vegetariana che sostituiscono i cibi di origine animale con alimenti a base vegetale;
  • sporca che prevede il consumo non solo di grassi sani ma anche quelli non salutari e bibite;
  • pigra che consiste nel monitorare solamente i carboidrati quotidiani, che non devono superare i 20 grammi.

Come funziona

Ma perché la dieta chetogenica è cosi efficace? Il suo successo è dovuto alla chetosi, un condizione metabolica provocata dall’assunzione di una quota bassissima di carboidrati e molto alta di grassi. Può essere considerata come l’opposto della glicolisi perché induce il corpo a produrre corpi chetonici che forniranno l’energia necessaria, di solito ottenuta dai carboidrati. Questa dieta è molto efficace per dimagrire perché questi ultimi sono proprio i responsabili dell’accumulo di grasso e quindi riducendoli, si verificherà una perdita di peso costante e un utilizzo del grasso per produrre energia, rimanendo comunque in salute perché al corpo non mancherà nessun nutriente e non avvertirà eccessivo senso di fame. La chetosi viene raggiunta dopo alcuni giorni, anche se dipende molto da persona a persona, in alcuni si può presentare anche al decimo giorno. Per avviare questo processo è necessario come abbiamo detto ridurre significativamente i carboidrati così l’organismo sarà costretto ad utilizzare il grasso come fonte alternativa di energia bruciandolo e producendo i corpi chetonici in quantità tale da avviare il processo di perdita di peso.