Come curare la vaginite: consigli e suggerimenti pratici

vaginite

La vaginite è un disturbo legato all’infiammazione specifica di alcune zone all’interno della vagina, infiammazione fastidiosa in grado di colpire le mucose protettive. E’ un serio disturbo, fastidioso, il quale richiede una profonda analisi delle possibili cause scatenanti al fine di evitare nel tempo ricadute, per altro, a volte inevitabili.
Come riporta il sito http://vaginite.eu, i responsabili principali della vaginite sono due origini tra loro diverse, ma con affini espressioni patologiche.
Il primo è un protozoo cigliato, il Trichomonas vaginalis, il quale, proprio grazie alle ciglia, veri e propri flagelli in grado di ‘uncinare’ la parete vaginale delle zone più interne, gli organi riproduttivi come il collo dell’utero e le aree adiacenti, causa le fastidiose infiammazioni.

E’ fondamentale sottolineare il termine ‘infiammazione’ perché conseguenza diretta di un’azione parassitaria, con forti reazioni a carico degli organi di difesa immunitaria, alterazione della temperatura, reazioni istaminiche complesse le quali necessitano di interventi immediati. Confondere il termine infiammazione con irritazione, per quanto simili nell’etimologia, altera la percezione della gravità del decorso patologico.
La Tricomoniasi è il disturbo più importante nella determinazione delle vaginiti di diversi gradi ed entità, alterando gli umori della parete vaginale, parassitizzando ed alterando la flora batterica di tutta la zona con forti modificazioni anche del pH.

Le cause principali di contagio sono principalmente due: la trasmissione sessuale diretta, soprattutto derivata da situazioni di promiscuità, anche se ciò non è sempre fattore di discrimine, e il contatto con biancherie intime (soprattutto asciugamani nelle strutture turistiche ricettive) non adeguatamente disinfettati e lavati.
Ne consegue che se volete evitare ricadute immediate dopo un ciclo di terapia e cura da una vaginite, senza rinunciare al piacere del viaggio, nel caso doveste rivolgervi a strutture alberghiere per pernottamenti, un’ottima fonte di prevenzione è quella di portare con voi asciugamani personali.
Ricordate sempre: nelle precauzioni igieniche e sanitarie rivolte alle biancherie in dotazione in alberghi o Bed & Breakfast le stelle di merito non decretano differenze: la Tricomoniasi può essere contratta sia nella piccola pensione a conduzione famigliare che nell’albergo pluri stellato.

Altra importante precauzione è quella di rivestire con apposite salviette la tavoletta copri-water: il Trichomonas è un batterio tutto sommato debole, il quale necessita di un ospite umano e sopravvive poco più di mezz’ora all’aria, ma in un microclima umido come il WC i tempi si possono prolungare.
Anche durante il parto, se il feto è portatore del batterio, il passaggio durante la nascita del bambino nel collo dell’utero, a volte, con percentuali comunque basse, può determinare infezioni localizzate le quali, se non curate immediatamente con farmaci blandi per evitare contaminazioni nel latte dei primi giorni, potrebbero aggravarsi rapidamente.
Prurito localizzato nella vagina, perdita di secrezioni inusuali, schiumogene e di colore insano, tendenti al giallastro, con apici di fastidio aggravato durante i giorni delle mestruazioni, giorni delicati per i quali un’infiammazione può divenire un focolaio intenso.

Un’altra causa d’origina parassitaria è la candidosi: le micosi originate dal genere Candida (la candidosi non ha un’unico fungo ma un’intera famiglia con diverse espressioni di resistenza alle terapie) DETERMINANO VAGINITI Estremamente pruriginose che si manifestano con le classiche aree biancastre dovute all’espressione riproduttiva dei miceli fungini, di colore candido, da lì l’origine del nome.
Tra le concause del manifestarsi di una candidosi vaginale (questo fungo può rivelarsi in diverse aree del corpo tra cui le unghie, l’apparato digerente etc.), lo stress è direttamente posto sul banco degli imputati.
Stress psico-somatico, stress intestinale dovuto ad una terapia antibiotica intensa, stress organico dovuto ad uno stato di gravidanza, sono alcune cause di possibile indebolimento di mucose, sistemi immunitari, condizioni ideali per concedere al fungo di manifestarsi, fungo normalmente in sintonia con il corpo, latente in diversi organi interni.
La ricerca e la risoluzione delle cause scatenanti di un micete normalmente blando, sono una prima formula di terapia: l’impiego di medicinali è importante così come è fondamentale la risoluzione della forma di stress aggravante.

Appurata quindi la tipologia di vaginite in corso, le prime considerazioni dovranno essere di tipo ‘difensivo’ tutelando l’igiene con strategie mirate.
La vagina dovrà ricevere immediatamente un maggior afflusso di aria pulita e fresca: le mutande di puro cotone traspirano molto di più e l’interscambio tra l’aria esterna e quella interna consentono una prima importante tutela.
Durante la notte è consigliabile dormire senza nessun indumento consentendo così la massima quantità d’aria circolante.
Per alleviare i fastidi e gli stadi pruriginosi della vagina possono essere applicate, anche più volte al giorno, pomate e lubrificanti vaginali, strategie necessarie per contrastare un substrato troppo secco delle pareti vaginali, ideale per lo sviluppo e il focolaio sia del batterio che del micete.

In questo quadro generale, la cura farmaceutica consigliata dal ginecologo di fiducia è importante così come lo sono tutte le considerazioni rivolte ad una tutela protettiva estrema della vagina: diminuire, sino ad azzerare, i rapporti sessuali, analizzare profondamente lo stato emotivo per bloccare eventuali stress psicologici, indossare abiti e usare asciugamani di cotone, carta igienica pura e non colorata, lavare la vostra biancheria intima con prodotti disinfettanti ma che non lascino tracce, sono tutte piccole accortezze determinanti nella rapida risoluzione dell’infiammazione e della vaginite.